Disprezzo Patologico (La Mia Patria)
Disprezzo Patologico (La Mia Patria)

ZTL - Disprezzo Patologico (La Mia Patria) Lyrics

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Disprezzo Patologico (La Mia Patria) Lyrics

Ho un problema col mondo
La gente in generale
È che v'odio un po' tutti
Quando mi gira male
A volte pure in pubblico
È tutto un parla parla
Ed altre mi vergogno
Anche solo ad incontrarla
Se fossi come tutti
Smetterei di star male
Io vorrei esser cinico
Ma è contro la mia morale
Eh già
perché io ce l'ho una morale almeno
Vero?
Di solito odio tutti
Anarchico distratto
Mi sento proprio un duro
Che vuole bene al suo gatto
Non ho religione né una famiglia antica
Io pensavo che patria
Significasse fica
28 Febbraio 2017
Tornare indietro è un po' come riavvolgere cassette
Piacevole
E spengo i miei ricordi dentro un posacenere
Nel buio una luce sul tavolo
Riflette i miei tormenti in quei momenti in cui i complessi mi colmavano
Ripenso alle mie crisi
E a tutti i tuoi sorrisi
Che in fondo non son mai serviti a un cavolo
Mi sveglio, ricordo chi sono
Da solo, una stanza
E c'ho il mondo contro
Che bussa ad una porta
Sul lato sbagliato
Son tutto allappato
Bestemmio e confuso mi faccio un caffè
Mentre penso che è tardi
Dovevo studiare
Ma forse c'è ancora del tempo da usare
Prendo la chitarra e
Scrivo di un piccione
Anche se non mi piace mi aiuta
E va bene
Ed è buio alle 5
Ma chi se ne frega
Poi non so cantare
Mi importa una sega
Non sento più niente
Lo voglio strillare
Mi sento in diritto a far come mi pare

Ho un problema col mondo
La gente in generale
È che v'odio un po' tutti
Quando mi gira male
A volte pure in pubblico
È tutto un parla parla
Ed altre mi vergogno
Anche solo ad incontrarla
Se fossi come tutti
Smetterei di star male
Io vorrei esser cinico
Ma è contro la mia morale
Eh già
perché io ce l'ho una morale almeno
Vero?
Di solito odio tutti
Anarchico distratto
Mi sento proprio un duro
Che vuole bene al suo gatto
Non ho religione né una famiglia antica
Io pensavo che patria
Significasse fica
28 Febbraio 2017
Tornare indietro è un po' come riavvolgere cassette
Piacevole
E spengo i miei ricordi dentro un posacenere
Nel buio una luce sul tavolo
Riflette i miei tormenti in quei momenti in cui i complessi mi colmavano
Ripenso alle mie crisi
E a tutti i tuoi sorrisi
Che in fondo non son mai serviti a un cavolo
Mi sveglio, ricordo chi sono
Da solo, una stanza
E c'ho il mondo contro
Che bussa ad una porta
Sul lato sbagliato
Son tutto allappato
Bestemmio e confuso mi faccio un caffè
Mentre penso che è tardi
Dovevo studiare
Ma forse c'è ancora del tempo da usare
Prendo la chitarra e
Scrivo di un piccione
Anche se non mi piace mi aiuta
E va bene
Ed è buio alle 5
Ma chi se ne frega
Poi non so cantare
Mi importa una sega
Non sento più niente
Lo voglio strillare
Mi sento in diritto a far come mi pare

Writer(s): Mattia Mancini
Copyright(s): Lyrics © DistroKid
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