Ermac - Walhalla Lyrics

Un "Gong" squarcia il cielo, tuona il mio sguardo fiero
C’è un tempio che accoglie ogni grande condottiero
Nato per la guerra, nato per lottare
Vado avanti sempre senza mai indietreggiare
Affrontando il percorso dalla culla alla tomba
La rabbia di chi lotta contro la sua stessa ombra
La persecuzione non abbandona
Mania di grandezza che non perdona
E' la sete di gloria quella che mi sprona
Morire con in testa quella cazzo di corona
Per chi non ha ambizioni questa è pura follia
Nella testa l’obbiettivo di realizzare l’utopia
Brama d’onnipotenza: chi non l’ha, non capisce
O si sopravvive, oppure si fallisce
Allora sia la gloria oppure storia triste
Per quelli come me un’altra strada non esiste
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Sono il mio stesso soldato, il mio stesso signore
Da solo contro tutti per diventare imperatore
Rincorro la mia morte, mi godo il calvario
Meglio un attimo di gloria, che una vita da schiavo
Un dio avversario non colmerà il divario
Sono Manowar, come Joey DeMaio
Una stella isolata, ma brillo che ti ci abbaglio
Come per Alessandro, appellativo Magno
Brucio completamente, io non mi scotto
“O Cesare o niente” rimane il mio motto
Io non ho discepoli, avanzo coi miei prodi
Alle spalle un esercito di angeli custodi
Due in particolare che m’infondono il coraggio
Uno appeso al collo e l’altro tatuato al braccio
Non potrò mai fallire, ti chiedi perché
Senti questi angeli che gridano per me
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Per l’autodistruzione nemmeno faccio ammenda
Innamorato della mia stessa leggenda
Contro ogni previsione e gli ostacoli infranti
Vittima di me stesso, ma mai quella degli altri
Annientate le debolezze qualcosa dentro scatta
E' l’ora del riscatto o della totale disfatta
Il mio narcisismo: salvezza e condanna
La fonte della forza, la stessa che affanna
Guardo allo specchio e vedo un solo riflesso
L’unico degno avversario di me stesso
Viscidi villani sperate nel contrappasso
Credete sia un delirio prossimo al collasso
Mi vedrete anche affogare nel mio stesso sangue
Ma in ginocchio neanche se mi spezzate le gambe
E se la mia caduta sarà il vostro spasso
Ricordate che comunque assisterete dal basso
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla

Un "Gong" squarcia il cielo, tuona il mio sguardo fiero
C’è un tempio che accoglie ogni grande condottiero
Nato per la guerra, nato per lottare
Vado avanti sempre senza mai indietreggiare
Affrontando il percorso dalla culla alla tomba
La rabbia di chi lotta contro la sua stessa ombra
La persecuzione non abbandona
Mania di grandezza che non perdona
E' la sete di gloria quella che mi sprona
Morire con in testa quella cazzo di corona
Per chi non ha ambizioni questa è pura follia
Nella testa l’obbiettivo di realizzare l’utopia
Brama d’onnipotenza: chi non l’ha, non capisce
O si sopravvive, oppure si fallisce
Allora sia la gloria oppure storia triste
Per quelli come me un’altra strada non esiste
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Sono il mio stesso soldato, il mio stesso signore
Da solo contro tutti per diventare imperatore
Rincorro la mia morte, mi godo il calvario
Meglio un attimo di gloria, che una vita da schiavo
Un dio avversario non colmerà il divario
Sono Manowar, come Joey DeMaio
Una stella isolata, ma brillo che ti ci abbaglio
Come per Alessandro, appellativo Magno
Brucio completamente, io non mi scotto
“O Cesare o niente” rimane il mio motto
Io non ho discepoli, avanzo coi miei prodi
Alle spalle un esercito di angeli custodi
Due in particolare che m’infondono il coraggio
Uno appeso al collo e l’altro tatuato al braccio
Non potrò mai fallire, ti chiedi perché
Senti questi angeli che gridano per me
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Per l’autodistruzione nemmeno faccio ammenda
Innamorato della mia stessa leggenda
Contro ogni previsione e gli ostacoli infranti
Vittima di me stesso, ma mai quella degli altri
Annientate le debolezze qualcosa dentro scatta
E' l’ora del riscatto o della totale disfatta
Il mio narcisismo: salvezza e condanna
La fonte della forza, la stessa che affanna
Guardo allo specchio e vedo un solo riflesso
L’unico degno avversario di me stesso
Viscidi villani sperate nel contrappasso
Credete sia un delirio prossimo al collasso
Mi vedrete anche affogare nel mio stesso sangue
Ma in ginocchio neanche se mi spezzate le gambe
E se la mia caduta sarà il vostro spasso
Ricordate che comunque assisterete dal basso
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla
Il guerriero con l’anima in spalla
Einar, il nome che l’accompagna
Se non torna dalla battaglia
Bragi l’accoglierà al Walhalla